La Rosa di Gorizia è una varietà di cicoria caratterizzata da un colore rosso intenso o da un rosso con sfumature che portano al rosa, a seconda del tipo di selezione effettuata. Le foglie sono larghe e disposte a forma di rosa aperta.
Il sapore è solo leggermente amarognolo, e al palato risulta croccante. La sua coltivazione richiede perizia e cura, dalla semina alla raccolta; dalla raccolta si passa alla “forzatura” nella quale i cespi vengono custoditi in ambienti chiusi, a una temperatura di circa dieci gradi, riuniti in mazzi di dieci piante ciascuno e adagiati su paglia, erba o sabbia. I cespi vanno bagnati e a mano a mano che si sviluppano debbono togliersi le foglie esterne. La “forzatura” ha termine nei giorni antecedenti il Natale, periodo nel quale il radicchio compare sulla tavola. Quindi la produzione non è di tipo intensivo e questo garantisce al prodotto un mercato di nicchia, che rende la Rosa un’eccellenza italiana da proteggere. Oggi si trova in vendita a prezzi molto elevati a causa della grande quantità di manodopera. La Rosa di Gorizia, ha avuto negli ultimi anni un assoluto accrescimento commerciale nell’alta ristorazione mondiale. Riconosciuta come il radicchio più costoso al mondo, è ricercata da chef di tutti i continenti per la sua bellezza e per le peculiarità gastronomiche.
Il merletto goriziano è un prodotto artistico, unico o a numero limitato, pregevole dal punto di vista tecnico, che si distingue per la bellezza estetica (proporzioni, colori, particolari decorativi). Si contraddistingue poi per accuratezza, precisione, regolarità ed uniformità di esecuzione.
Viene realizzato rigorosamente a mano, utilizzando il tombolo con bastoncini detti “fuselli”. La buona qualità esecutiva dipende dall’equilibrio nella tensione dei filati e dalla pulizia del manufatto. Viene prodotto prevalentemente con filati di buona qualità, che possono essere di fibre naturali (lino, cotone, seta, canapa), o sintetici (nylon, poliestere). I filati possono essere colorati o naturali. Genericamente, più il filato è sottile più il merletto risulta impalpabile e viene considerato prezioso.
Per alcune lavorazioni più pregiate possono essere usati anche materiali metallici (oro, argento), che non solo sono preziosi, ma anche molto difficili da lavorare. Oggi talvolta vengono realizzati gioielli con la tecnica del tombolo e filati dorati o argentati. Si possono impreziosire anche con pietre preziose.
A Gorizia c’è un vero parco delle meraviglie. Nonostante il clima goriziano non sia adeguato alla coltivazione delle azalee, il Professor Lucio Viatori, appassionato di botanica, ideò negli anni ’70
Il Giardino delle Azalee dove costruì un laghetto artificiale su un preesistente cratere generato da una bomba bellica. Per comporre il giardino, sono state raccolte 500 varietà di azalee, 150 di rododendri provenienti da tutto il mondo, più di 300 tipi di rose rare tra antiche e moderne, 50 varietà di camelie, 120 di magnolie e altre piante ornamentali.
Visitando il parco a primavera si gode di un spettacolo unico ed imperdibile.
A Gorizia, dal 1997, ha sede Miko S.r.l. l’azienda italiana leader che produce Dinamica®, la prima microfibra ecologica dalle elevate prestazioni adatta a molti settori di applicazione. Nel corso degli anni Miko, che ha iniziato la sua attività come azienda produttrice di “tessuto non-tessuto” per il settore arredamento, ha ampliato gli ambiti di riferimento per rispondere alle esigenze di altri settori di applicazione, compreso quello automobilistico. Oggi, gli interni d’auto costituiscono il 90% della produzione di Miko e rappresentano un mercato in costante crescita. L’azienda è stata scelta da alcuni tra i più riconosciuti produttori automobilistici per i rivestimenti interni, in virtù delle sue credenziali ecologiche, delle qualità tecniche ineguagliabili e delle caratteristiche estetiche uniche.
Il processo produttivo è simile a quello usato per il riciclaggio della carta e non vengono impiegate sostanze dannose. Il poliestere riciclato contenuto in Dinamica® deriva dai tessuti in poliestere (T-shirts, tessuti, etc.) e PET (bottiglie, plastica, etc.). Riciclare il poliestere significa ridurre il consumo di energia e le emissioni di CO2 nell’atmosfera dell’80% se paragonato al tradizionale processo produttivo del poliestere derivante da petrolio.
A Gorizia ha sede la Pipistrel società slovena che in un ambito di collaborazione ha costruito e delocalizzato in città un capannone per la costruzione di aerei . Pipistrel può essere considerata una vera e propria autorità nel campo della mobilità elettrica: il suo biposto elettrico Velis Electro ha ricevuto infatti tutte le certificazioni europee richieste, diventando così il primo aereo completamente elettrico ad ottenere l’approvazione per la messa in commercio. Oggi Pipistrel sta sviluppando Miniliner, un aereo che può ospitare un massimo di venti persone leggero e totalmente ecologico. La caratteristica principale dell’aereo Miniliner è di essere totalmente elettrico ed è progettato per i viaggi a corto raggio.
L’aereo avrà un’autonomia di circa 1.000 chilometri e potrà decollare ed atterrare su piste lunghe meno di un chilometro. L’obiettivo della società slovena è quella di fornire alle compagnie aeree un mezzo ideale per i piccoli aeroporti periferici. Di certo è la fabbrica unica al mondo a produrre aerei ecologici.
Gorizia fu la città dell’esilio per i Borboni. Carlo X fu l’ultimo re di Francia di questa casata e morì in questa città il 6 novembre 1836 nel Palazzo Coronini. Carlo X e la sua famiglia sono sepolti nel monastero francescano della Castagnevizza a pochi metri dal confine. I Borboni francesi furono scacciati dalla Francia nel periodo della rivoluzione francese del 1830. Si rifugiarono prima a Edinburgo in Scozia, poi a Praga, nell’anno 1836, invece, vennero a Gorizia come ospiti del conte Coronini. I resti sono conservati nella cripta del monastero della Castagnevizza, perciò alcuni chiamano questo posto anche “Piccola Saint-Denis”.